Comunicato
nr. 027/2016 del 03.04.2016
ALLA MIGLIORE
FORTE DELLA STAGIONE NON BASTANO 50 MINUTI DI GRANDE FUTSAL
E’ il giorno che tutta la Colleferro del Futsal
aspettava. Due squadre nelle prime tre posizioni, due filosofie profondamente diverse
ma altrettanto vincenti. Due ottimi allenatori, preparati e abituati alle
grandi sfide. Un impianto, quello di Via degli Atleti, gremito in ogni ordine
di posti sino da oltre un’ora prima del fischio d’inizio. Un pareggio che non
serve a nessuna delle due squadre, anzi, rischierebbe di compromettere l’ottimo
campionato di entrambe, consentendo alle rispettive inseguitrici – distanziate di
un punto – di effettuare a 180 minuti dalla fine del torneo, un
doppio, devastante, sorpasso.
Ci sono tutti gli elementi per un grandissimo derby!
PRIMO TEMPO.
Largo ai giovani in casa Forte. Paolo butta nella mischia i due migliori Under
del vivaio. Mosti e Ronzoni affiancano Forte e Hamazawa e Tantari in porta.
Carte di Identità alla mano, una formazione giovanissima, dove il “vecchietto”
di turno è un tale Ryohei Hamazawa, di Sapporo, classe 1990.
Palla al centro e via al Derby. La Forte è
spavalda, veloce, precisa. Il ritmo che impone alla gara è frastornante per i
favoritissimi avversari che stentano a trovare il bandolo della matassa contro
una squadra che, per la categoria e gli uomini a disposizione, gioca un futsal
stellare.
I padroni di casa sono costretti a ricorrere al
solito Angelo Rossi e al fallo sistematico per arginare Stefano Forte e soci.
E proprio su libera concessa al raggiungimento del
sesto fallo, la Forte passa. Stefano Felici piazza la palla sul dischetto dei
dieci metri e brucia Rossi. Mentre tutti attendono la reazione dei citizens è
ancora la Forte che ha sui piedi la palla del raddoppio con un Lorenzo Tetti in
grande spolvero.
Si va quindi al riposo sul vantaggio degli ospiti
tra il tripudio della torcida biancoceleste accorsa in massa a sostenere i propri
beniamini.
SECONDO
TEMPO. Secondo tempo vietato a chi soffre di disturbi cardiaci. Forte
ancora padrona del campo. Stefano, dietro, chiude tutti i varchi, Jacopo è
attentissimo, Ryohei è incontenibile e i cambi che Paolo Forte mette in campo
tengono altissima qualità e intensità del match. Il raddoppio è opera proprio
del giapponese che piazza la zampata vincente e supera Rossi. Ancora la Forte
in avanti e su un fallo di mano in area, l’arbitro concede il calcio di rigore
agli ospiti. E’ Stefano Forte che si prende la responsabilità di chiudere il
match. Ma il suo sinistro supera Rossi e si stampa sul palo alla destra dell’estremo
difensore del Città di Colleferro. E qui cambia incredibilmente il match. La
palla respinta dal palo innesca il contropiede degli amaranto che accorciano le
distanze con Gianmarco Trombetta, pivot scuola Paolo Forte. I padroni di casa
approfittano dell’attimo di smarrimento degli ospiti e raggiungono l’insperato
pareggio con Gioele Manni, anche lui un prodotto della “cantera” del Mister
colleferrino. Ma non è finita. Il pareggio non serve a nessuno e, con un colpo
di reni, la Forte passa ancora in vantaggio ad opera di uno straripante Stefano
Felici.
Tribuna in festa. Ma dura poco. Rosina entra duro e
spedisce Hamazawa contro le transenne. Il nipponico è costretto ad uscire
dolorante per affidarsi alle cure di Sandro Ercoli e Paolo Forte perde il suo
pezzo migliore nel momento decisivo dell’incontro. La fatica comincia a farsi
sentire nelle gambe dei giocatori biancocelesti e il Città ne approfitta. Le marcature
si allentano, gli spazi si fanno più larghi e ne approfitta ancora Gianmarco
Trombetta che si trasforma nell’autentico match-winner. Il pivot degli amaranto
realizza la sua personale tripletta con la quale i padroni di casa raggiungono
e superano i ragazzi di Forte.
Paolo chiede ad Hamazawa di stringere i denti e di
rientrare in campo, ma il giapponese è malconcio ed è solo la pallida copia di
quello visto per tre quarti della partita e non riesce a fare più la
differenza. La Forte gioca l’ultima carta, schierando Tantari come portiere di
movimento, ma i citizens, pur avendo raggiunto il limite dei cinque falli,
riescono a portare a casa una vittoria preziosissima senza ulteriori danni.
Tribuna che applaude tutti i ragazzi della Forte,
eroi sfortunati di una partita indimenticabile, dove tutti hanno dimostrato di
essere gli autentici Leoni di Colleferro.
NOTIZIE
DAGLI ALTRI CAMPI. L’Aniene, come da pronostico, vince e si mantiene a -1
dal Città. Buone notizie invece per la Forte da Pomezia, dove il Penta supera
gli inseguitori del Real Ciampino, consentendo ai colleferrini di mantenere il
terzo posto in solitaria con un punto di vantaggio sugli aeroportuali.
IL COMMENTO.
Raramente capita di commentare una partita tanto appassionante e ricca di
colpi di scena e altrettanto raramente si fanno i complimenti a dei giocatori
per una sconfitta. Ma oggi è così.
Paolo Forte è tutto in questi epici sessanta
minuti. Fin dalla scelta dello starting five iniziale. Il tecnico conferma dal
primo secondo di gioco la sua filosofia: spazio ai giovani e soprattutto a chi
ha sudato e applicato le sue indicazioni in allenamento. Nella Forte non
esistono gerarchie precostituite. Gioca chi lo merita e l’allenatore applica il
suo credo indipendentemente da chi si trova di fronte. E i suoi giocatori lo
apprezzano e si fanno trovare pronti e determinati quando sono chiamati a dare
il loro contributo, sia esso per un solo minuto o per tutta la partita. E anche
chi rimane in panchina sostiene, incoraggia e applaude chi sta in campo. Un
esempio di gestione e di comportamenti che molti dovrebbero imitare. Il Mister
non ha sbagliato nulla e solo gli episodi gli hanno impedito di portare a casa
una clamorosa ma, credo, meritata vittoria. Il rigore fallito e l’uscita
forzata di Hamazawa hanno sicuramente spostato l’ago della bilancia dalla parte
della squadra della Presidente Allegrini. Per cinquanta minuti si è vista una
sola squadra in campo, poi esperienza, qualità e stanchezza hanno preso il
sopravvento ed è andata come è andata.
A centottanta minuti rimangono invariate le
possibilità di entrambe di centrare gli obiettivi. Rimangono tre partite da
giocare e da vincere, senza fare i conti o guardare le tabelle. Se la Forte
gioca e pensa come ha fatto oggi, sicuramente non è più la “mission impossible”
di qualche mese fa.
Matteo Giustinelli
Ufficio Stampa
Polisportiva Forte Colleferro
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