PRATO SUBITO AL LAVORO
SINIBALDI: I SUCCESSI SI COSTRUISCONO CON IL SUDORE, L’UMILTA’ E LO SPIRITO DI
SQUADRA
Qualche ora di pausa in occasione del Natale e poi di nuovo al lavoro.
Lo stile di Forte è questo. E proprio questa dedizione al lavoro, al
sacrificio, all’applicazione di schemi e situazioni di gioco ha permesso negli
anni, la formazione di quello che rappresenta indubbiamente il cavallo di
battaglia del tecnico lepino. Non ci stancheremo mai di ricordare che avere in
rosa oltre la metà di giocatori che hanno visto i natali nella zona di
Colleferro, rappresenta in pratica quello che tutti teorizzano: una filosofia
sportiva basata sulla valorizzazione dei vivai e del territorio, in grado di
ottimizzare i costi e attirare attenzione, mantenendo altissimi gli standard
qualitativi.
E proprio uno dei frutti del lavoro di Paolo Forte risponde alle
domande sullo straordinario campionato che il Prato Rinaldo sta disputando,
arrivando al giro di boa al primo posto in classifica e dopo aver conquistato
l’accesso alla fase finale di Coppa Italia.
Alessio Sinibaldi, laterale offensivo che proprio nell’ultima gara
giocata tra le mura amiche, ha siglato la sua prima personale “doppietta” nella
serie cadetta.
Alessio, ti aspettavi che a questo punto della stagione il Prato si
trovasse in testa alla classifica?
Arrivati a questo punto della stagione, visto tutto il lavoro che da
luglio-agosto stiamo facendo, speravo proprio che fosse così. Perciò ti dico:
si, me l'aspettavo.
Tra tutte le squadre che abbiamo incontrato, quale è quella che ti ha
impressionato di più? Perché?
Fra tutte le squadre che abbiamo incontrato, quella che mi ha
impressionato di più è stata sicuramente la Torgianese. Con la sua uscita di
scena il Campionato perde sicuramente uno dei protagonisti.
E quale è il giocatore avversario più forte che hai incontrato in
questa stagione?
Visto che ho appena nominato la Torgianese, continuo col dire che fra
i calciatori i avversari chi sicuramente mi ha impressionato è stato Schurtz , un gran giocatore, un atleta
decisamente di categoria superiore.
Quali sono i punti di forza del Prato Rinaldo?
I punti di forza di questo Prato sono soprattutto il gruppo,
molto amalgamato, grazie soprattutto ad
un allenatore del carisma di Paolo forte e di tutto lo staff, da Viglietta a
D’Ovidio, da Segantini a Giustinelli, senza dimenticare Tantari ed Ercoli. E poi,
tanta umiltà e serietà da parte di tutti per affrontare e superare ogni
scoglio.
Che differenze hai riscontrato tra il Calcio a cinque regionale e
quello nazionale?
Fra le differenze riscontrate fra il calcio a 5 regionale e quello
nazionale, in primo luogo l'intensità di gioco. La velocità nel fare le scelte
in campo è sicuramente diversa. Inoltre si ha l’opportunità di incontrare
giocatori che provengono dalle Serie superiori e che, in alcuni casi, hanno
fatto la storia recente di questo sport. Confrontarti con questi campioni è una
grossa opportunità per crescere e imparare.
Come valuti tua stagione sino a questo punto?
La mia stagione è stata finora costellata da alti e bassi. Ho avuto
qualche problemino fisico ad inizio stagione, per una cura alle tonsille che in
preparazione mi è un po' pesata, e ho attraversato qualche periodo difficile,
non trovando tanto spazio, ma nel complesso la valuto positiva, visto si tratta
di una grande esperienza e opportunità e visto che, comunque, quando ho la possibilità
di giocare, cerco sempre di dare il massimo per la squadra e quando ci riesco,
sono sempre più che felice.
Da chi dei tuoi compagni hai imparato di più?
Da ciascuno dei miei compagni ho imparato qualcosa. Mi fa piacere
nominarne qualcuno in particolare: da Guerra ho imparato che giocare è
divertirsi, da Reali che questo sport è intelligenza tattica, da Colaceci che è
Grinta e che non si molla mai, da Nica e Nenè che è dribbling, velocità e
tecnica, da Daniele, Angelo e da tutti gli altri che è sudore, sacrificio e
spirito di squadra.
Quanto sono importanti le vittorie nel clima di serenità che si è
creato nella squadra e nella Società?
Sicuramente i risultati positivi contribuiscono in maniera
determinante a mantenere un clima più sereno durante la settimana e durante gli
allenamenti.
Arriva la Coppa Italia. Quanto è importante questa competizione?
La Coppa Italia è sicuramente un evento di prestigio e sarà anche una
occasione per tutti di guadagnarsi più spazio in campo, visto che ci saranno
più partite da disputare. E poi, sarebbe bellissimo riuscire ad arrivare fino
in fondo.
Tu provieni dal vivaio di Paolo Forte. Quanto è importante il lavoro
che il Mister ha sempre fatto con i giovani?
L’approccio scrupoloso alla gara, l’attenzione alla cura dei dettagli
e la grande cultura del lavoro sono gli elementi che hanno permesso a noi
giovani di essere pronti a scendere in campo e dare il nostro contributo alla
causa comune.
Sei corso alla panchina ad abbracciare Forte dopo il tuo primo gol in
Serie B. Quanto è importante la figura del Mister per un giocatore come te?
Per me è fondamentale avere una figura di riferimento come mister
Paolo. Durante tutto l’anno combattiamo, litighiamo, discutiamo. Ma anche in
questi momenti la stima che nutro per lui
resta sempre la stessa.
Quanto sono importanti i goal per un giocatore offensivo come te?
Per un giocatore con le mie caratteristiche il goal è tutto, è la
ragione di “sbattersi” tutti i giorni sul campo di gioco. Per quanto riguarda i
miei primi due goals realizzati nell’ultima partita in casa, il primo lo dedico
al mister e, credo che si sia visto, e
il secondo lo voglio dedicare ad un amico
che è sempre con noi in campo, Alberto d'Ovidio! Vorrei cogliere
l’occasione per ringraziare il patron Raffaele Pandalone per avermi voluto in
questa bella famiglia sportiva che è il Prato Rinaldo.
Marco Giustinelli
Ufficio Stampa
Asd Prato Rinaldo