sabato 29 marzo 2014

Atiesse - Prato Rinaldo 3 a 6: Il commento

ORGOGLIO PRATO 
6 a 3 all'ATIESSE con Eurogol di Capitan  Pandalone
4 legni colpiti da Andrea Colaceci


Il Prato scende in campo contro l’Atiesse, ma anche contro i fantasmi dell’ultimo sabato, quando l’incredibile finale ha strappato in dieci secondi il sogno di conquistare, contro tutto e contro tutti, la palma dei più bravi della classe. E Paolo Forte si rimette subito al lavoro per far tornare in fase i suoi ragazzi e lavora tutta la settimana sui muscoli, sul cuore e sul cervello dei suoi calciatori, cosciente che da oggi per il Prato Rinaldo inizia un nuovo capitolo dell’avventura sportiva 2013/2014, che passerà dalla disputa dei play off e dalla partecipazione alle finali di Coppa Italia. Il Tecnico di Colleferro si trova però a non poter contare sul solito Simone Ciafrei che, insieme a Edwin Pinzon staziona ancora in infermeria, sugli squalificati Fabrizio Reali e Mike Guerra e sull’indisponibile Angelo Rossi. Una squadra intera che rimane ai box in una trasferta comunque temibile e contro una formazione, quella sarda, che si può permettere di giocare in scioltezza e cercare un successo che darebbe prestigio e morale al finale di campionato degli isolani.

PRIMO TEMPO. Starting File nuovo di zecca, con Daniele “red” Di Stefano tra i pali, Luis Nica nell’inedito ruolo di centrale di difesa, Sinibaldi e Nenè ai vertici esterni del rombo offensivo e Andrea Colaceci di punta. E’ Nenè che trova il gol del vantaggio Prato. Dribbling secco del “profesor” sulla destra e rasoiata sul secondo palo, imparabile per l’estremo difensore sardo. I padroni di casa vogliono però congedarsi dal pubblico amico almeno con una bella prova e, su una ripartenza, si portano sull’ 1 a 1. Colaceci trova il gol del vantaggio, ma l’arbitro non vede la palla che supera la linea del gol dopo aver battuto contro la traversa e fa continuare. Sale allora in cattedra Daniele Di Stefano che si oppone da campione ad almeno due conclusioni pericolosissime degli isolani, nel momento migliore dell’Atiesse. Ma il Prato non è domo e capitan Pandalone, al suo rientro, riporta ancora in vantaggio i gialloblu, scaraventando in rete dall’interno dell’area di rigore il pallone del nuovo vantaggio degli ospiti. Ma non è finita. Alessio Sinibaldi conferma il suo buon momento di forma con una bordata dalla distanza che fissa il tabellino della prima frazione sul risultato di 3 a 1 per i lepini.

SECONDO TEMPO. E’ Pandalone show! Il Capitano, alla sua prima doppietta stagionale, sfodera un gol da antologia e, di tacco al volo, sigla il poker gialloblu. I sardi giocano la carta della disperazione e schierano il portiere di movimento, cercando una rimonta che, sotto di tre reti non appare però delle più agevoli. Ma la mossa tattica dei padroni di casa ottiene, almeno parzialmente, l’effetto sperato. Dal 1 a 4 l’Atiesse si porta sul 3 a 4 e riaccende le speranze e l’entusiasmo dei propri sostenitori. Ci pensa però Di Stefano a freddare gli isolani. Il portierone romano conquista palla sul gioco del portiere avversario e rinvia direttamente nella porta del’Atiesse, per la rete che riporta a + 2 la squadra del patron Raffaele Pandalone. L’Atiesse insiste con il portiere di movimento, ma è Stefano Forte che chiude i giochi e dalla propria tre quarti, approfittando del portiere fuori della porta, trafigge per la sesta volta gli avversari e fissa il risultato finale sul punteggio di 6 a 3 per il Prato Rinaldo.
Da sottolineare i quattro legni colpiti da Andrea Colaceci in un match dove la fortuna non ha certamente arriso al più forte pivot italiano della categoria, la bella prova di un Luis Nica al top della condizione che ben sostituisce Mike Guerra nel ruolo di costruttore del gioco e il contributo positivo di Federico Valenzi e Lorenzo Tetti che, insieme a Stefano Forte e Alessio Sinibaldi confermano la validità della Linea verde costruita e voluta da Paolo Forte.

IL COMMENTO. Chi voleva la squadra di Paolo Forte sulle ginocchia è rimasto, come spesso è accaduto in questa stagione, deluso. I ragazzi di Colleferro hanno saputo ritrovare motivazioni ed energie e hanno sfoderato la solita bella prestazione che ha consentito di piegare un Atiesse sceso in campo per giocarsi le sue legittime possibilità di successo. Una vittoria che, alla luce dei risultati provenienti dagli altri campi, potrebbe non risultare decisiva ai fini della posizione in classifica, ma che testimonia comunque la grinta e la determinazione di un gruppo che, nel momento di maggiore difficoltà della stagione, ha saputo trovare le forze per compattarsi di nuovo e per puntare, a testa alta, verso risultati ed obiettivi ancora di sicuro prestigio. Anche perché la parola d’ordine di Paolo Forte e dei suoi straordinari ragazzi, rimane sempre e comunque “non mollare mai!”


Marco Giustinelli

Ufficio Stampa Asd Prato Rinaldo

domenica 23 marzo 2014

PRATO RINALDO - FUTSAL ISOLA 2 - 3

FINALE MALEDETTO PER UN GRANDE PRATO RINALDO

DECISIVA NELL'INTERVALLO L'ESPULSIONE DI GUERRA



Il Prato Rinaldo vede sfumare in una manciata di secondi un sogno costruito in una intera stagione. Ma nulla si può rimproverare a Paolo Forte e al suo meraviglioso gruppo di ragazzi che, fino all’ultimo istante, hanno lottato e hanno cercato con tutte le loro forze di buttare il cuore oltre l’ostacolo. Ma la buona sorte non ha certo aiutato i gialloblu che sino a quattro minuti dalla fine conducevano per due a zero, nonostante il forfait di Pinzon e l’espulsione di Mike Guerra e che si sono visti raggiungere e superare da un Futsal Isola che, con questo risultato, ha potenzialmente ipotecato la vittoria finale in campionato. Forte, dall’alto della sua esperienza, aveva espresso, in tempi non sospetti, la certezza che l’esito del campionato sarebbe stato determinato dal fattore disciplinare. Ed è stato, purtroppo, buon profeta. La squalifica di Guerra nel big match del Palakilgour, dove il Prato era stato raggiunto nel finale solo grazie ad una sfortunata autorete di Nenè, la contestata espulsione di Luis Nica contro l’Acquedotto per un doppio giallo tutto da discutere ed infine l’espulsione sempre di Guerra nell’intervallo di oggi contro l’Isola, hanno pesantemente condizionato le gare contro i diretti avversari nella lotta per la promozione. Se si considera che anche Edwin Pinzon, fortemente voluto da Paolo Forte nel mercato di riparazione di inizio anno, non è stato praticamente mai utilizzato per problemi di carattere muscolare e che Simone Ciafrei, protagonista nella prima parte del campionato con le sue prestazioni e i suoi gol, è fermo ai box ormai da due mesi per lo stesso motivo e che le note vicende familiari e qualche infortunio, hanno frenato l’utilizzo di capitan Michele Pandalone, unica alternativa di ruolo a “bomber” Colaceci, dobbiamo riconoscere che questo gruppo ha dato veramente tutto se stesso sino alla fine e si merita solo l’affetto e l’applauso di tutti coloro che lo stanno seguendo.

PRIMO TEMPO. Forte deve fare a meno ancora una volta a Ciafrei, che non ce la fa ad essere dei dodici, e schiera comunque Pinzon, reduce da un risentimento muscolare. Starting Five con Rossi tra i pali, Guerra ad impostare, Nenè e Reali laterali e Andrea Colaceci, con la fascia di capitano al braccio, in zona gol. Partita che si gioca con il Prato che sfoggia il solito gioco tutto fraseggi e giocate spettacolari e Isola che si affida alla fisicità dei suoi giocatori e alle numerose individualità presenti in squadra. Si lotta su ogni pallone, in una partita maschia e combattuta, come era nelle previsioni. Le due formazioni sono incitate e sostenute da un pubblico caldo e appassionato che trasforma il Palaromboli, per la prima volta in questa stagione, in una cantera del futsal per tutti i quaranta minuti dell’incontro. Primo tempo che vede protagonisti i portieri. Rossi da una parte e Leofreddi dall’altra sembrano giocarsi la palma del miglior estremo difensore della categoria. Alzano un muro davanti alle rispettive porte e sventano con parate da antologia i tentativi avversari. Sul versante Prato ci provano Nenè, Guerra, Nica il solito Colaceci, che tentano di sfruttare il miglior momento della squadra di casa, ma la porta dell’Isola sembra stregata e passa tutto il primo tempo con le reti che restano inviolate. Nembo Kid Rossi è strepitoso in più di una occasione, frustrando le iniziative dei vari Arribas, Lara e Marchetti che si vedono respingere da un Angelo in giornata di grazia, conclusioni pericolosissime. Manca un giro d’orologio al riposo e Nenè “legge” da manuale l’ultima azione d’attacco dei padroni di casa e si inserisce alla perfezione, mettendo la palla del vantaggio Prato alle spalle di Leofreddi. Palaromboli in tripudio e duplice fischio del direttore di gara che manda tutti a prendersi un the caldo.

INTERVALLO. Paradossalmente è qui che si decide il match e il campionato. Rientrando negli spogliatoi, sotto una tribuna gremita dalla frangia più estrema dei tifosi ospiti, c’è gazzarre tra i giocatori e ne fanno le spese Mike Guerra per il Prato Rinaldo e Lara e Milani per l’Isola che gli arbitri decidono di lasciare negli spogliatoi.

SECONDO TEMPO. Privato del suo uomo più rappresentativo e dovendo rinunciare anche al contributo di Pinzon che non ce la fa, Forte mette Nenè in regia e scommette su Alessio Sinibaldi. Ruotano Nica, Colaceci e Reali. Praticamente senza cambi, il tecnico chiede sacrificio e straordinari ai suoi, che rispondono “presente”. Nenè si improvvisa perfino portiere e sventa di testa, in tuffo, un tiro a botta sicura di Luiz con Rossi ormai superato. Sinibaldi è un leone. Non vuole deludere la fiducia di mister Forte e lotta su ogni pallone, attacca e difende senza un attimo di pausa e, a metà della ripresa, si getta su un pallone vagante in area e firma il raddoppio. Il Palaromboli esplode. Manca solo mezzo tempo e l’Isola non riesce a sfondare. Nica e compagni si gettano su ogni pallone, fanno muro su ogni tiro, non tolgono mai il piede e il tempo passa. Mancano meno di quattro minuti alla festa e l’Isola, sul gioco del portiere di movimento accorcia le distanze. Marchetti pesca il taglio di Lutta che mette alle spalle di Angelo Rossi. Mancano una manciata di secondi e l’arbitro fischia il sesto fallo a carico Prato e indica il dischetto del tiro libero. Kocic fa partire la bordata, ma Rossi è in vena di miracoli e devia fuori. L’Isola continua ad attaccare spinta dalla disperazione. Forte Butta in campo anche Stefano Forte, nel tentativo di dare ossigeno alla squadra. Il cronometro corre e Luiz allo scadere prova il tiro da fuori. Rossi è sulla traiettoria, ma la schiena di Nica devia la palla che, incredibilmente, finisce in fondo al sacco. Pareggio che taglia fuori tutte e due le squadre a vantaggio della Carli che sta vincendo a Foligno. Mancano pochissimi secondi alla fine e, oltre al danno, c’è anche la beffa. Kocic accentua la caduta su un contrasto con Colaceci e l’arbitro concede il secondo libero agli ospiti. Stavolta se ne incarica Luiz e il brasiliano batte Rossi. Poi è solo il tempo della delusione e delle lacrime.

IL COMMENTO. I ragazzi di Forte meritano solo applausi. Protagonisti per tutto il Campionato, impattano contro infortuni e malasorte e un pizzico di ingenuità che, con il senno del poi, poteva e doveva essere evitata. Una squadra ricostruita dalle ceneri del deludente campionato scorso. Una squadra che il Patron Raffaele Pandalone, il Mister e il suo staff hanno portato al massimo livello del girone, valorizzando al meglio uomini e mezzi. All’inizio del campionato tutti avrebbero firmato con il sangue l’accesso ai Play Off e la qualificazione alle Final Eight di Coppa Italia, ma soprattutto, tutti avrebbero firmato per vedere una squadra in grado di esprimere a lungo il miglior gioco del girone. Nonostante la delusione di oggi, questo campionato e questa stagione restano comunque indimenticabili e rappresentano la base per proseguire nel progetto originale. Tra due settimane si tireranno le somme di questo campionato e credo, a mente fredda, che si possa tornare a sorridere.

Marco Giustinelli

Ufficio Stampa Asd Prato Rinaldo

domenica 16 marzo 2014

MARAN NURSIA . PRATO RINALDO: Il commento

AL PRATO BASTA UN PRIMO TEMPO DA SOGNO
TRAVOLGENTI !
BATTUTO 6 A 4 UN ORGOGLIOSO MARAN NURSIA IN PIENA CORSA PLAY OFF


di
Marco Giustinelli
Responsabile Comunicazione Asd Prato Rinaldo

Un primo tempo come se ne vedono pochi sui campi della Serie B. Un Prato Rinaldo che sale a Spoleto convinta dei propri mezzi e determinata a confermarsi nel suo ruolo di prima della classe. Un tecnico, Paolo Forte, che come sempre, prepara con meticolosità la gara in settimana e gestisce alla perfezione assenze, infortuni, diffide, dimensioni del campo e caratteristiche dell’avversario. Un Patron, Raffaele Pandalone, che incontra venerdì la squadra per far sentire ai ragazzi che tutto l’ambiente lavora e spinge per vivere sino in fondo questa bellissima stagione.
Con queste premesse il Prato Rinaldo affronta un Maran Nursia che, grazie agli ultimi risultati positivi, è riuscito a riagganciare il treno Play off e che in casa, a parte uno sfortunato Derby con la Torgianese, ha fatto sempre risultati positivi e imposto il proprio gioco anche alle formazioni più titolate del girone.

PRIMO TEMPO. E’ Futsal Academy! Forte non rischia Pinzon, che va in tribuna, riporta Rossi tra i pali, rinuncia forzatamente a Simone Ciafrei, ancora in fase di recupero. Anche Colaceci non sta al meglio, ma “bomber” stringe i denti e si mette a disposizione lo stesso. Con queste premesse inizia il match. Servono sette minuti scarsi ( il cronometro segna 13’13” alla faccia della scaramanzia ) a Luis Alberto Nica per sbloccare il risultato, dopo che il palo aveva detto no a Colaceci e dopo che Rossi aveva sventato un insidioso colpo di testa di Trapasso su lancio lungo di Policori.
Il Nursia è ancora sotto choc per la bella rete dell’argentino e il Prato raddoppia. E’ Fabrizio Reali che sfrutta al meglio una palla rubata da Sinibaldi e porta a due le reti di vantaggio dei gialloblù. Il Nursia accenna una reazione e Duarte tre minuti dopo coglie l’interno dell’incrocio dei pali con una bordata dalla sinistra di Angelo Rossi. Forte chiama il Time Out e carica la squadra. Il Prato rientra e spiega al numeroso e corretto pubblico locale perché è primo in classifica. Prima Nica coglie di nuovo il palo, poi Andrea Colaceci con un  gol di rapina porta a tre il bottino degli ospiti. Ma non è finita qui. Azione perfetta dei lepini che parte dalla rimessa di Angelo Rossi e con un fraseggio perfetto, tutto giocato di prima intenzione, libera Mike Guerra sulla destra di Policori. “El nino de oro” si ricorda quello che una settimana prima aveva inventato ad Elmas e si ripete a Spoleto: “solata” sul portiere in uscita e palla in fondo al sacco per il 4 a 0 che chiude la prima frazione di gioco e, di fatto, la partita.

SECONDO TEMPO. La seconda frazione di gioco vede i padroni di casa reagire con orgoglio e gettarsi in avanti per ridurre il pesante passivo e gli ospiti pronti a rispondere colpo su colpo e a cogliere le occasioni per incrementare il bottino. Tre quarti di tempo che se ne vanno con continui capovolgimenti di fronte e emozioni da entrambe le parti, ma con gli opposti estremi difensori che mantengono inviolata la propria porta con interventi di pregevole fattura. Ultimi otto minuti che riaccendono gli animi degli spettatori con un gol ogni 60 secondi in media. Accorcia prima il Nursia, poi Colaceci, con la complicità di De Araujo, riporta il Prato a più quattro. Ancora in rete gli umbri con Duarte, schierato come portiere di movimento da Coccia, e con De Moraes. Ci pensa però ancora Nica a riportare il Prato in zona sicurezza con la rete del 6 a 3, spezzando le residue speranze di una rimonta impossibile da parte del Nursia. A poco più di un minuto dalla sirena ancora De Araujo batte Rossi per il definitivo 6 a 4 per gli ospiti.

IL COMMENTO. Con un Prato Rinaldo come quello visto nei primi venti minuti, c’è veramente poco da fare per qualunque avversario. Tecnica, qualità e ritmi altissimi, conditi da uno straordinario possesso di palla, consentono agli uomini di Forte di esprimere un gioco di eccezionale livello. In più, l’evoluzione a livello realizzativo della squadra che, dopo la sfortunata prova del Palalevante, ha realizzato ben trentaquattro reti in cinque partite, con una media di una rete ogni tre minuti, sfatando anche quella leggenda metropolitana che inseriva Paolo Forte nel novero degli allenatori “difensivisti”. Il tutto condito da un Luis Nica finalmente a livelli di dinamismo e qualità degni di altre categorie, da un Mike Guerra immenso, in grado di giocare su ritmi da capogiro senza neanche concedersi il lusso della panchina, da un Nenè che, per passo e lucidità di gioco ha pochissimi rivali in circolazione, su un Colaceci che continua a viaggiare su medie realizzative “brasiliane”, su un Fabrizio Reali in grande spolvero e sempre determinante e su due portieri, Di Stefano e Rossi in grado di darsi il cambio garantendo lo stesso grado di sicurezza e affidabilità.
In più, la crescita di Alessio Sinibaldi, sempre più utilizzato dal tecnico, che sta scalando prepotentemente le gerarchie dell’allenatore e l’affidabilità di Edwin Pinzon che si è integrato alla perfezione nei meccanismi di Paolo Forte, pronto ad essere l’autentico “uomo in più” in questo incandescente finale di stagione. Dietro, un gruppo di atleti in grado di sostenere al meglio i compagni e di apportare freschezza e entusiasmo sia in campionato che in coppa, a partire dall’ormai recuperato Capitan Michele Pandalone, sempre più Leader in campo e nello spogliatoio, dai giovani Valenzi, Forte, Manni, Archilletti e Tantari pronti a conquistarsi minutaggi importanti, a coronamento di una stagione che si annuncia indimenticabile.

Marco Giustinelli

Ufficio Stampa Asd Prato Rinaldo

MARAN NURSIA - PRATO RINALDO: Le immagini