FIERO DI UN PROGETTO CHE VEDE LA CENTRALITA' DEL RAGAZZO
PIERO AFILANI: IMPEGNO E PASSIONE!
Fabio Mancini intervista il Mister della categoria Allievi
A Piero Afilani è affidata la
guida tecnica della squadra degli allievi, ma prima di scendere nel merito
visto che siamo in fase di preparazione e anche per conoscerci meglio, chiediamo
al mister
Quali sono le linee guida necessarie per impostare un progetto sportivo
che duri nel tempo?
Le linee guida della società non
sono orientate solamente verso l’aspetto tecnico, la società prima che i
risultati cerca di dare attraverso lo sport dei valori positivi come
l’amicizia, educare i ragazzi nello stare insieme ed a fare gruppo, perché in
fondo una squadra è proprio questo nel senso più profondo che vogliamo
attribuire al termine. Prima dell’aspetto tecnico agonistico è all’educazione dei
giovani, è ai valori che questa società guarda, cercando di trasmettere ai suoi
atleti quei valori positivi dello sport . E’ questa a mio modo di vedere quella
che può essere considerata la mission
della società.
Naturalmente per ogni allenatore in campo l’aspetto agonistico è
importante.
Si è così, ma quello che emerge
dall’impronta che la Polisportiva Forte vuole dare di sé viene prima dei
risultati, ed è possibile accorgersene da come i ragazzi cambiano pian piano,
questo è più facile vederlo nel settore giovanile quando giorno per giorno vedi
che il loro atteggiamento e modo di pensare cambia, ed è una grande
soddisfazione.
Come diceva, proviene dal calcio a 11 come molti degli allenatori di
futsal. Cosa l’ha spinta ad avvicinarsi al calcia A 5?
E’ stato dopo aver iscritto mio
figlio che, frequentando il Palazzetto, ho cominciato a seguire le partite
della Serie A, poiché in quel periodo Roma e Lazio giocavano qui, ed è stato
così che mi sono reso conto di quanto
fosse bello e competitivo questo sport. Poi grazie a Paolo Forte che mi ha dato
la possibilità di entrare a far parte dell’organigramma dei tecnici ho
cominciato ad allenare. I primi due anni sono stati un po’ di rodaggio, ho solo
potuto rubare con gli occhi nelle partite, e prezioso è stato seguire i
consigli di Paolo Forte, assistere agli allenamenti della prima squadra, un
vero e proprio maestro sempre disponibile ad offrire spunti per quanto riguarda
schemi e aspetti tecnico-formativi.
Non si tratta di un calcio a
dimensioni ridotte…il calcio A 5 è tutto fatto di schemi, da provare in
allenamento perché durante la partita la domenica non si improvvisa niente.
Sotto certi aspetti il Futsal secondo me può essere considerato più vicino al
basket che al calcio. Questo perché è
fatto sostanzialmente di schemi sui quali si tesse l’azione e dove i ruoli non sono
affidati al caso ma sono ben precisi e assegnati in campo al singolo giocatore,
tutti studiati e provati già in allenamento, come dicevamo, facendo l’esempio
della circolazione della palla quando i giocatori si dispongono su due linee finché non si riesce a trovare il varco
giusto, l’inserimento per proseguire l’azione e andare a rete. “Calci
d’angolo”, “ palle da fermo”, “calci laterali”, in ognuno di questi momenti è
prevista una giocata, quindi è nelle due sedute tecniche del martedì e del
giovedì che ci concentriamo su questi aspetti, anche perché, in linea di
massima, il goal arriva sempre attraverso un’azione collettiva, ed è in
allenamento che certi meccanismi vanno rodati.
Siamo ancora in fase di
preparazione e questo significa che accanto alle sedute tecniche di cui abbiamo
parlato viene curata anche la parte atletica con la classica “corsa nel bosco”
vecchia maniera.
A questo punto della preparazione come vede la sua squadra?
Qualche ragazzo già nella passata
stagione ha disputato il campionato degli Allievi, mentre gli altri provengono
dai Giovanissimi dello scorso anno: la forza di questa squadra sta nella compattezza,
la capacità di aver fatto gruppo, nell’essere ben amalgamati, è questo che
permette di costruire bene il gioco, far girare palla e tessere una manovra
corale.
C’è da ben sperare, quindi?
Si, perché sono desiderosi di
imparare, qualsiasi cosa proviamo in allenamento si impegnano nell’esercizio
per riuscire e questo è un aspetto che
dà molta soddisfazione soprattutto a chi ha il compito di guidare questi
ragazzi. Si, anche perchè, se dalla panchina come tutti gli allenatori
“urlo parecchio”, vedere che quando
chiedo uno schema loro rispondono ben,
da molta soddisfazione veramente.
Cosa ne pensa di questo nuovo progetto “ Io vado Forte” con cui la
Polisportiva affronterà la prossima stagione agonistica?
Penso che anch’io “vado Forte”…da
quando sono qui e faccio parte della società la mia filosofia, ciò che mi ha
spinto a mettermi in gioco insieme ai ragazzi, è essenzialmente la passione…e
questo è possibile vederlo da quanti partecipano con entusiasmo
all’organizzazione curandone con professionalità i vari aspetti…l’organizzazione
è veramente da serie A…ed è una cosa bellissima…
soprattutto perché si crede in
un’idea… e vedere così tante persone che fanno gruppo intorno ad un progetto è
quello che ci rende fieri di farne parte.
Salutiamo e ringraziamo Piero Afilani con l’in bocca al lupo di rito per
l’inizio del campionato!
Fabio Mancini
Resp. Comunicazione Settore Giovanile
Polisportiva Forte Colleferro
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