sabato 11 ottobre 2014

ALLIEVI: Intervista a Piero Afilani

FIERO DI UN PROGETTO CHE VEDE LA CENTRALITA' DEL RAGAZZO
PIERO AFILANI: IMPEGNO E PASSIONE!
Fabio Mancini intervista il Mister della categoria Allievi



A Piero Afilani è affidata la guida tecnica della squadra degli allievi, ma prima di scendere nel merito visto che siamo in fase di preparazione e anche per conoscerci meglio, chiediamo al mister

Quali sono le linee guida necessarie per impostare un progetto sportivo che duri nel tempo?
Le linee guida della società non sono orientate solamente verso l’aspetto tecnico, la società prima che i risultati cerca di dare attraverso lo sport dei valori positivi come l’amicizia, educare i ragazzi nello stare insieme ed a fare gruppo, perché in fondo una squadra è proprio questo nel senso più profondo che vogliamo attribuire al termine. Prima dell’aspetto tecnico agonistico è all’educazione dei giovani, è ai valori che questa società guarda, cercando di trasmettere ai suoi atleti quei valori positivi dello sport . E’ questa a mio modo di vedere quella che può essere considerata la mission della società.

Naturalmente per ogni allenatore in campo l’aspetto agonistico è importante.
Si è così, ma quello che emerge dall’impronta che la Polisportiva Forte vuole dare di sé viene prima dei risultati, ed è possibile accorgersene da come i ragazzi cambiano pian piano, questo è più facile vederlo nel settore giovanile quando giorno per giorno vedi che il loro atteggiamento e modo di pensare cambia, ed è una grande soddisfazione.

Come diceva, proviene dal calcio a 11 come molti degli allenatori di futsal. Cosa l’ha spinta ad avvicinarsi al calcia A 5?
E’ stato dopo aver iscritto mio figlio che, frequentando il Palazzetto, ho cominciato a seguire le partite della Serie A, poiché in quel periodo Roma e Lazio giocavano qui, ed è stato così che  mi sono reso conto di quanto fosse bello e competitivo questo sport. Poi grazie a Paolo Forte che mi ha dato la possibilità di entrare a far parte dell’organigramma dei tecnici ho cominciato ad allenare. I primi due anni sono stati un po’ di rodaggio, ho solo potuto rubare con gli occhi nelle partite, e prezioso è stato seguire i consigli di Paolo Forte, assistere agli allenamenti della prima squadra, un vero e proprio maestro sempre disponibile ad offrire spunti per quanto riguarda schemi e aspetti tecnico-formativi.
Non si tratta di un calcio a dimensioni ridotte…il calcio A 5 è tutto fatto di schemi, da provare in allenamento perché durante la partita la domenica non si improvvisa niente. Sotto certi aspetti il Futsal secondo me può essere considerato più vicino al basket che al calcio. Questo perché è fatto sostanzialmente di schemi sui quali si tesse l’azione e dove i ruoli non sono affidati al caso ma sono ben precisi e assegnati in campo al singolo giocatore, tutti studiati e provati già in allenamento, come dicevamo, facendo l’esempio della circolazione della palla quando i giocatori si dispongono su due linee  finché non si riesce a trovare il varco giusto, l’inserimento per proseguire l’azione e andare a rete. “Calci d’angolo”, “ palle da fermo”, “calci laterali”, in ognuno di questi momenti è prevista una giocata, quindi è nelle due sedute tecniche del martedì e del giovedì che ci concentriamo su questi aspetti, anche perché, in linea di massima, il goal arriva sempre attraverso un’azione collettiva, ed è in allenamento che certi meccanismi vanno rodati.
Siamo ancora in fase di preparazione e questo significa che accanto alle sedute tecniche di cui abbiamo parlato viene curata anche la parte atletica con la classica “corsa nel bosco” vecchia maniera.

A questo punto della preparazione come vede la sua squadra?
Qualche ragazzo già nella passata stagione ha disputato il campionato degli Allievi, mentre gli altri provengono dai Giovanissimi dello scorso anno: la forza di questa squadra sta nella compattezza, la capacità di aver fatto gruppo, nell’essere ben amalgamati, è questo che permette di costruire bene il gioco, far girare palla e tessere una manovra corale.

C’è da ben sperare, quindi?
Si, perché sono desiderosi di imparare, qualsiasi cosa proviamo in allenamento si impegnano nell’esercizio per riuscire e questo è un aspetto che dà molta soddisfazione soprattutto a chi ha il compito di guidare questi ragazzi. Si, anche perchè, se dalla panchina come tutti gli allenatori “urlo parecchio”,  vedere che quando chiedo uno schema  loro rispondono ben, da molta soddisfazione veramente.

Cosa ne pensa di questo nuovo progetto “ Io vado Forte” con cui la Polisportiva affronterà la prossima stagione agonistica?
Penso che anch’io “vado Forte”…da quando sono qui e faccio parte della società la mia filosofia, ciò che mi ha spinto a mettermi in gioco insieme ai ragazzi, è essenzialmente la passione…e questo è possibile vederlo da quanti partecipano con entusiasmo all’organizzazione curandone con professionalità i vari aspetti…l’organizzazione è veramente da serie A…ed è una cosa bellissima…
soprattutto perché si crede in un’idea… e vedere così tante persone che fanno gruppo intorno ad un progetto è quello che ci rende fieri di farne parte.
Salutiamo e ringraziamo Piero Afilani con l’in bocca al lupo di rito per l’inizio del campionato!

Fabio Mancini
Resp. Comunicazione Settore Giovanile

Polisportiva Forte Colleferro

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