Comunicato
nr. 023/2016 del 21.02.2016
VITTORIA DI
CUORE … E DI TESTA!
L’INCORNATA
DI LORENZO TETTI REGALA ALLA FORTE TRE PUNTI D’ORO
VIRTUS
DIVINO AMORE - FORTE COLLEFERRO 1 - 2
FORTE COLLEFERRO: Tantari, Carapellotti, Valenzi,
Tetti, Ronzoni, Favale, Mosti, Hamazawa, Navarra, Graziani, Fedele, Parenti.
ALL. Paolo Forte
VIRTUS DIVINO AMORE: Bononi, Parrini, Bassi,
Sammartino, Lauri, Marucci, De Santis, La Medica, Padellaro, Simonelli, Felici.
ALL. Franco Maceratesi
Arbitro: Emanuele Giorgi di Roma 2
Partita ricca di significati e di tensioni sportive
quella tra Virtus Divino Amore e Forte Colleferro. A tutte e due le compagini
servono i tre punti. I lepini per consolidare la terza posizione e tenere a
distanza la nutrita schiera degli inseguitori che puntano ai play off, il cui
ultimo posto disponibile è appunto occupato dai leoni di Paolo Forte. I
virtussini, di contro, per cercare di
uscire fuori dalle sabbie mobili del fondo classifica che vedono la compagine
di Maceratesi occupare la penultima posizione che mette la formazione romana a
serio rischio retrocessione.
PRIMO TEMPO.
Capitan Forte, squalificato, si vede la partita dalla tribuna e lo Starting
Five vede Graziani in regia, Tetti e Hamazawa laterali e “Bomberino” Navarra
terminale offensivo. Tantari, ovviamente, a difendere la porta.
Avvio scoppiettante dei colleferrini, con Navarra
scatenato che nei primi trenta secondi per ben tre volte si fa pericolosissimo
dalle parti della porta dei padroni di casa. Ci provano anche Tetti, Graziani e
Hamazawa, ma imprecisione e un pizzico di sfortuna impediscono alla Forte di
sbloccare il risultato.
La squadra di Colleferro è una macchina perfetta.
Uomini e schemi girano alla perfezione, ma Maceratesi, dal canto suo, trova la
tattica giusta per arginare la manovra di Forte. La Virtus chiude gli spazi
arroccandosi sui dieci metri e concedendosi solo sporadiche, quanto sterili,
ripartenze. Il pallino rimane sempre nelle mani, o meglio, sui piedi della
Forte che, però non riesce a sfondare. Alla fine del tempo saranno ben dodici
le conclusioni a rete dei ragazzi di Paolo Forte, contro le due dei padroni di
casa.
Paradossalmente la gara si sblocca sull’unica
giocata che di Futsal ne sa veramente poco. Giorgio Favale attacca il portatore
di palla avversario sulla mediana, gli sradica la sfera dai piedi e si invola
in solitaria verso il portiere. Inutile l’uscita disperata dell’estremo
difensore. Il pivot dell’Under 21 lepina lo trafigge con un diagonale
chirurgico che si infila beffardo a fil di palo.
Continua il possesso palla degli ospiti, ma la
difesa di casa regge e l’intervallo vede avanti la Forte con il minimo
vantaggio.
SECONDO
TEMPO. La Virtus entra in campo con tutto un altro cipiglio rispetto ad
inizio gara. Maceratesi, spedito in tribuna dal Sig. Giorgi per proteste nel
corso del Primo Tempo, ha caricato i suoi che riprendono il gioco decisi a
conquistare indispensabili punti salvezza.
La tattica lascia il posto all’agonismo e i padroni
di casa cercano di sopperire l’evidente gap tecnico tattico con il fisico e l’aggressività.
Cominciano a piovere le sanzioni disciplinari e ne fa le spese Federico Valenzi
che si becca il rosso per un fallo giudicato da ultimo uomo dal Direttore di gara.
Sulla superiorità numerica Alessandro Parrini
indovina la botta dal limite e supera Tantari che, coperto, non vede arrivare
la palla che si insacca a mezz’aria alla sua sinistra.
Il gol subito, invece di abbattere gli uomini di
Forte, fa tirare fuori loro il carattere dei campioni. Hamazawa, Graziani e
compagni vogliono i tre punti e si buttano in avanti cercando il nuovo
vantaggio.
Diviene allora determinate Lorenzo Tetti. L’ex
Lazio prima si mangia un gol incredibile a porta vuota, poi, su una palla messa
in mezzo da Hamazawa, indovina la zuccata vincente, facendo esplodere squadra,
panchina e sostenitori colleferrini presenti.
Mancano solo tre minuti alla fine. La Forte
gestisce per 180” e poi esulta.
IL COMMENTO.
La Forte sapeva che l’aspettavano otto finali per consolidare la speranza di
salire sul podio. E ottava finale è stata. A differenza di sabato scorso
ritrova precisione e geometrie e quando si gioca a Futsal la squadra di Paolo
da Colleferro ha veramente pochissimi rivali in grado di tenerle testa nella
categoria. Maceratesi questo l’ha capito e ha adottato l’unica tattica
possibile. Un tempo a difendere con tutto il quintetto schierato sui dieci
metri e l’altro in avanti mettendola tutta sull’aggressività e la grinta.
Forte è costretto, per l’assenza di Stefano a
sacrificare Hamazawa in copertura, perdendo ovviamente imprevedibilità e
potenza in attacco. Il giapponese interpreta, da gran giocatore qual è, il
ruolo alla perfezione e garantisce comunque qualità in ogni parte del campo.
E quando la partita si mette sul piano nervoso, i
ragazzi di Paolo Forte stavolta non si tirano indietro e rispondono colpo su
colpo agli avversari. Anzi, Navarra, Ronzoni, Favale, Mosti e lo stesso
Graziani, autore anche lui di una eccellente prestazione, dimostrano che, oltre
ai piedi buoni, c’è anche il cuore da mettere in campo per questa maglia e
questi colori.
A togliere le castagne dal fuoco ci pensa, allora
Lorenzo Tetti. Sempre attivo, generoso, senza paura e sempre nel cuore della mischia.
E’ la sua partita e la sente. Fa strappare i capelli a compagni e tifosi quando
sbaglia il più facile dei tap in a porta vuota e fa saltare tutti in aria
quando si avventa, come un falco, su una palla alta e infila di potenza la
sfera in rete a tre minuti dalla fine. Tre come i punti fondamentali che la
Forte porta a casa. Tre come il numero di posizione che la Forte ricopre in
classifica.
Ma non c’è tempo per esultare. Sabato al
Palaromboli arriva un’altra Virtus. E sarà, veramente, Big Match, con i Leoni
ancora pronti a ruggire!
M.Giustinelli
Ufficio Stampa
Polisportiva Forte Colleferro
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