martedì 7 gennaio 2014

PAOLO FORTE: “SIAMO IN CORSA PER CENTRARE TUTTI GLI OBIETTIVI”

INTERVISTA ESCLUSIVA AL MISTER
CHE COMMENTA IL CAMMINO DEL PRATO RINALDO NELLA PRIMA META' DEL CAMPIONATO


Riparte il Campionato e il Prato Rinaldo di Paolo Forte si presenta in prima posizione ai nastri di partenza del girone di ritorno.
I commenti del Mister su giocatori, squadra, campionato e prospettive del “Progetto prato Rinaldo”.

Mister Forte, quanto è grande la soddisfazione per la posizione in classifica del Prato Rinaldo?
Inutile negare che sono felice per quanto siamo riusciti a far vedere. I ragazzi hanno disputato un Girone d’andata strepitoso, adesso sono gli altri che ci devono rincorrere e per noi avere il fiato sul collo è uno stimolo in più. Godiamoci questo meritatissimo primo posto, ma pensiamo che abbiamo davanti ancora tutto il Girone di ritorno, con un calendario che, grazie alla debacle della Torgianese, ci vedrà giocare solo quattro volte al Palaromboli e ben sei volte in trasferta.

Eppure non sembra che qualche squadra sia riuscita a mettervi in crisi
Nessuna delle avversarie è riuscita a sovrastarci dal punto di vista del gioco. Anche quando abbiamo dovuto fare a meno di giocatori importanti, siamo riusciti sempre ad imporre il nostro ritmo, sia in casa che in trasferta. Questo ci fa ben sperare anche per la seconda parte del Campionato, dove sono certo che confermeremo l’impegno e la determinazione che abbiamo visto sin qui.

Dicevamo della Torgianese. Come influenzerà il campionato il suo, ormai scontato, ritiro?
E’, purtroppo, una costante degli ultimi anni, e credo che sia giunto il momento che qualcuno si faccia delle domande e prenda provvedimenti perché tutto questo non debba più accadere . Faccio notare che solo il Prato Rinaldo ha avuto la soddisfazione di batterla sul campo e, per di più, in casa loro. E il fatto che tre squadre, ovviamente in modo del tutto indipendente dalla loro volontà, si sono viste attribuire punti difficilissimi da ottenere sul campo, non può che inserire un forte elemento di disturbo. Ma, come dicevo, senza un deciso intervento della Federazione, queste sono situazioni purtroppo destinate a ripetersi. Quindi, pensiamo a noi e andiamo avanti guardando a quanto di buono abbiamo fatto finora.

Obiettivi sin qui tutti centrati, allora?
Credo che quello che abbiamo realizzato è sotto gli occhi di tutti. Giocatori che tutti davano per finiti, o comunque sul viale del tramonto, stanno offrendo prestazioni di assoluto livello, come nel caso di Reali e Colaceci. A proposito di Fabrizio, debbo riconoscere che quando mi è stato proposto, ero piuttosto titubante, oggi posso invece affermare che è una pedina fondamentale per il nostro gioco, un  atleta intelligente dal punto di vista tattico e con una ottima dose di tecnica individuale. Per quanto riguarda Colaceci invece, all’inizio della stagione mi arrivavano voci che era un giocatore che non sapeva difendere. Oggi dico che è un giocatore che corre come un ventenne, che recupera palloni e segue il suo uomo. Mi domando se, forse, era invece qualche allenatore che non sapeva mettere bene la squadra  in campo.
E’ troppo  facile puntare il dito sui giocatori.
Se vogliamo parlare dei tre stranieri, debbo dire che hanno dimostrato sul campo di essere realmente dei signori giocatori. C’era chi diceva che Nenè era ormai troppo vecchio e, invece le persone che vengono a vedere la partita, rimangono incantate per le sue giocate e la sua personalità in campo. Di Mike dicevano che non sapeva fare il ruolo da ultimo, e, invece, ad oggi ancora non vedo nessuno che lo ha messo in difficoltà sia sull’uno contro uno , che dal punto di vista fisico. Luis Nica ha delle doti che pochi altri giocatori di futsal hanno, è forte nell’uno contro uno e ha straordinarie velocità di corsa e di pensiero.
La scelta dei tre stranieri si è rivelata azzeccata e l’arrivo del transfert per Luis ha ulteriormente rinforzato la squadra.
I giovani stanno crescendo rapidamente, anche grazie alla disponibilità dei colleghi con più esperienza, e, quando serve una mano, non fanno certo rimpiangere i campioni e il clima che si respira intorno alla squadra, frutto anche dell’ottimo lavoro dello Staff tecnico e di tutti i collaboratori, è sereno e positivo. Con questi elementi è possibile guardare anche al futuro con un discreto ottimismo.

Adesso arriva anche la Coppa Italia
Qualificarci per la Coppa era uno degli obiettivi minimi di inizio stagione. E noi la affronteremo con la stessa grinta e con la stessa fiducia nei nostri mezzi con la quale abbiamo affrontato il Campionato. E, ci auguriamo, con gli stessi risultati sino ad oggi conseguiti.

E’ stato difficile ricostruire il Prato Rinaldo?
Una parte importante del merito va a Raffaele Pandalone. Oltre a volere in rosa, meno male, Fabrizio Reali e a credere nelle persone, ha creduto e investito su un progetto ambizioso, che mira a costruire una squadra destinata a durare nel tempo e a tentare, da subito, il salto di categoria. E’ ovvio che ricominciare da capo non è stato semplice, considerando anche che il tempo che abbiamo avuto a disposizione non è stato moltissimo.
Abbiamo iniziato, con Segantini , a lavorare sodo da subito, sacrificando ferie e tempo libero. I ragazzi ci hanno seguito e si sono messi a disposizione immediatamente, fin dai pre stage di Luglio. E, come sempre, il lavoro paga e oggi siamo di fronte, credo, ad una delle più belle realtà sportive regionali. E parlo sia a livello di Prima Squadra che di Settore Giovanile, dove siamo nelle posizioni di testa in tre categorie su quattro.

Palaromboli sempre più Tempio del Futsal, quindi?
Più che un tempio, vorrei che fosse una casa. La casa di chi vuole vivere lo sport in modo sano e avere tutte le possibilità per raggiungere il massimo dei risultati sportivi in un ambiente stimolante, preparato tecnicamente e ricco di quei valori che sono alla base di ogni successo umano e sportivo.

Qual è l’augurio che fa alla squadra e ai suoi collaboratori?
Dal punto di vista umano auguro a tutti un sereno 2014 ricco di salute, di armonia famigliare e di soddisfazioni professionali. Dal punto di vista sportivo, essendo scaramantico come tutti gli allenatori, di concludere la stagione con la stessa allegria con la quale stiamo concludendo questo, sportivamente parlando, bel 2013.
Un solo pensiero particolare al capitano Michele Pandalone, vittima di un grave infortunio nella gara interna con l’Atiesse. A Michele l’augurio di tornare al più presto in campo per riprendersi il suo ruolo, la sua fascia di capitano e condividere con tutti noi le soddisfazioni che sono certo l’Anno nuovo ci porterà.


Marco Giustinelli
Ufficio Stampa

Asd Prato Rinaldo

Nessun commento:

Posta un commento