E’ TORNATO L’UOMO
RAGNO!
ANCHE ANGELO ROSSI ALLA CORTE DI PAOLO FORTE
ED ORA E’
VERAMENTE DREAM TEAM!
Rossi come il Campione pluriiridato di
Motociclismo, Rossi come l’Olimpionico di Canoa, Rossi come il “Pablito”
mundial e come l’Asso della Fiorentina e della Nazionale Italiana. Ma anche
Rossi come Angelo, l’Uomo Ragno del Palaromboli che non ha saputo resistere
alla tentazione, anzi al richiamo del “suo” gruppo, di quel gruppo di giocatori
, giovani e giovanissimi, che hanno deciso di sposare il progetto “a costo zero”
di Paolo Forte, per riportare i colori di Colleferro ai vertici del Futsal
Laziale, ma anche, e soprattutto, per crescere in un ambiente sano,
professionale e sereno come ce ne sono davvero pochi in circolazione.
Così, accanto a Sinibaldi, Nica, Hamazawa, Forte,
Tetti, Tantari e tutti gli altri “Leoni di Colleferro, Angelo è sceso in campo,
infilando i guanti da portiere e accarezzando, con un pizzico di emozione, i
pali di quella porta che negli ultimi anni ha difeso con tanta bravura nel
corso di mille battaglie sportive.
“Devo innanzitutto ringraziare la dirigenza del
Città di Cave – esordisce Rossi – che ha compreso la mia voglia di tornare a
giocare a Colleferro e non ha posto ostacoli alla rescissione consensuale dell’accordo.
A Mister Vacca e a tutti gli amici che lascio a Cave un grande “in bocca al
lupo” per il prossimo Campionato, con l’augurio di trovarci il prossimo anno
tutti e due nella categoria superiore.”
Che hai
provato quando il Mister ti ha mandato
in campo a sostituire il giovane Marconi, classe 1993?
Anche se da tanti anni fai questo sport, l’esordio,
seppur in amichevole, con la tua squadra del cuore, regala sempre un pizzico di
emozione. Poi, la prima palla che ti capita tra le mani ti fa passare tutto e
pensi solo a giocare.
Come mai la
scelta di tornare a Colleferro?
In estate avevo già parlato di questo progetto con
il Mister, di questa sua idea di ricominciare con una prima squadra della Forte
Colleferro che partendo dalla base, riuscisse a dare spazio ai tanti ragazzi
cresciuti alla “Scuola Forte” che ruotano intorno al palazzetto. Poi però sono
stato contattato da un’altra Società, anch’essa con progetti ambiziosi e reduce
da una bellissima stagione che li ha portati ad un soffio dalla promozione in
c2, e ho pensato che anche li potevo dare una grossa mano.
Poi, però ….
Poi quando sabato scorso sono venuto a giocare con
il Cave alla Soloradio Cup a Colleferro, mi sono reso conto che questa era casa
mia, il mio Mister, il mio Palazzetto, i miei compagni di squadra dello scorso
anno e il cuore ha vinto e ho chiesto alla società di lasciarmi libero e di poter
così tornare.
Angelo Rossi
in Serie D. Chi l’avrebbe mai creduto?
Angelo Rossi è un ragazzo innamorato dello Sport e
del Futsal, indipendentemente dalla categoria nella quale gioca. E poi qui Allenatore,
Preparatore, ritmi di allenamento, cura dei particolari e organizzazione sono
assolutamente di un livello superiore. Con la Forte si respira un’aria
difficile da trovare in molte delle società di categorie anche di molto
superiori. E poi, quando ti guardi intorno e vedi Nica, Hamazawa, Sinibaldi, Stefano
Forte, Lorenzo Tetti e tutti gli altri, fai difficoltà a credere che siamo in Serie
D.
Gli
obiettivi di Angelo Rossi nella stagione che va ad iniziare?
Sono venuto con tutta l’umiltà del mondo. Suderò
come gli altri per conquistarmi il mio spazio in campo e cercherò di aiutare il
Mister a far crescere i ragazzi più giovani, mettendo loro a disposizione tutta
la mia esperienza. E poi cercheremo, ovviamente, di fare bene in campionato,
regalando spettacolo e soddisfazione ai tanti tifosi che ci seguono.
Il tutto
rigorosamente a costo zero?
Mi avevano detto che avrei ricevuto uno stipendio
pari alla somma di quelli dell’Allenatore, del Direttore Generale e dell’Addetto
Stampa messi insieme e … è vero! ( ride )
Giocare e allenarsi con il massimo impegno, senza pensare ai rimborsi, ma
solo per godersi questo ambiente e questo sport dà una sensazione bellissima e
ci rende ancora più protagonisti di questa avventura.
LA PARTITA.
Il Sora scende a Colleferro per misurare le sue ambizioni nel Campionato di
serie D, confrontandosi con la formazione di Forte che, anche alla luce dei
risultati in precampionato e dei nomi che compongono la rosa, viene ormai
accreditata dagli addetti ai lavori come sicura protagonista della stagione.
Partenza gagliarda dei ragazzi di Sora che
imbrigliano i giocatori di Forte che, nella prima metà del Primo tempo,
soffrono la fisicità degli avversari e non riescono a prendere le giuste misure.
Partita quindi equilibrata nella prima parte, con Sora che per ben due volte
rimonta il vantaggio dei padroni di casa che vanno in rete con Stefano forte e
con il solito Sinibaldi. Sul due a due, Paolo Forte chiama il primo time out e
catechizza i suoi. Da quel momento la Forte dilaga e, dopo essere di nuovo
passata in vantaggio con una “bomba” di Capitan Sinibaldi, va ancora a segno
con Hamazawa e Lorenzo Tetti. Alla fine i gol segnati dai biancocelesti sono
undici, con quattro reti ciascuno di Sinibaldi e Hamazawa, doppietta di Lorenzo
Tetti e gol di Stefano Forte, autore di una gagliarda partita tutta fisico e
grinta.
Due belle squadre con ottimi giocatori da entrambe
le parti, ma con una Forte che ha dalla sua una impostazione e una
organizzazione di gioco tipica del calcio
a cinque, mentre gli avversari sfoggiano, a tratti anche con indubbia
efficacia, una impostazione ancora troppo legata al calcio a undici.
Per la Serie D va sicuramente bene e crediamo che
possa garantire anche risultati apprezzabili, ma sicuramente non in grado, ad
oggi, di impensierire Nica e compagni che, da anni, calcano i campi del Futsal
di tutta Italia sotto l’esperta guida di quel maestro che risponde al nome di
Paolo Forte e che oggi, se ancora ce ne fosse bisogno, ha dimostrato di essere
sicuramente in grado di fare ancora la differenza.
Marco Giustinelli
Ufficio Stampa
Polisportiva Forte Colleferro
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