martedì 18 febbraio 2014


Non è il peso di una sconfitta che dà il valore di una squadra


 di
Fabio Mancini
Collaboratore Ufficio Stampa Prato Rinaldo

Inizia con questo articolo la collaborazione di Fabio Mancini, docente di Italiano e Informatica presso l'Istituto Superiore di Formazione Professionale Albafor di Colleferro, con l'Ufficio Stampa del Prato Rinaldo. A Fabio Mancini il benvenuto nella famiglia del Prato Rinaldo da 

Una partita tirata quella dell’Under 21 tra il Prato Rinaldo e l’Acquedotto, disputatasi domenica mattina alle 12:00 al Palazzetto dello Sport di Colleferro , che ha visto la squadra capitolina imporsi con il punteggio di 6-3.
Non bisogna però farsi trarre in inganno dal punteggio. E’ stato il Prato Rinaldo a portarsi in vantaggio all’8° minuto del primo tempo con il terminale offensivo Spiriti, dopo una prima fase di studio nella quale il Prato ha lasciato agli avversari l’iniziativa del gioco. Diversa è stata infatti l’impostazione tattica della partita da parte delle due squadre: il Prato Rinaldo guidato dal mister Francesco Viglietta forte del suo quadrilatero difensivo, ha scelto di sfruttare le ripartenze e pur lasciando un maggiore possesso palla agli avversari l’ha costretti per tutto il primo tempo sulla linea del centrocampo con un ottima chiusura degli spazi, tant’è vero che le poche occasioni in cui l’Acquedotto è arrivato al tiro sono state dalla tre quarti. È così che è arrivato il pareggio al 12° del primo tempo. Più offensivo quindi l’atteggiamento tattico dell’Acquedotto che spesso, soprattutto nella prima frazione di gioco, ha giocato con l’uomo più in campo sfruttando il portiere di movimento. Sbilanciarsi in avanti non ha prodotto variazioni di rilievo a favore dell’Acquedotto che proprio in questo modo ha subito il secondo goal del Prato Rinaldo, andato in rete con il capitano Stefano Forte che, riconquistata palla nella propria metà campo, ha trovato la porta da distanza notevole. Di nuovo in svantaggio l’Acquedotto ha mantenuto la sua tattica di gioco con cinque uomini in gioco riportando il punteggio in parità sul finire del primo tempo, conclusosi sul 2-2.
È stato lo stesso Cardillo che ad inizio ripresa porta questa volta in vantaggio l’Acquedotto, che rinunciando alla tattica usata nella prima frazione di gioco si dimostra squadra cinica nel concretizzare le occasioni, tanto da portarsi sul 4-2 col numero 8 Luongo.
Il doppio vantaggio è frutto di quell’attimo di incertezza che il Prato Rinaldo accusa dall’iniziale passivo e da cui la squadra appare destabilizzata tanto da subire appunto il secondo goal.
La situazione dura poco perché a questo punto Il Prato Rinaldo passa al contrattacco e le occasioni si moltiplicano da una parte e dall’altra, gli animi si accendono e aumenta di conseguenza anche il nervosismo in campo con alcuni interventi al limite del regolamento che portano l’arbitro ad estrarre più di una volta il giallo( a fine partita saranno 5 gli ammoniti, 3 della squadra ospite).
Al 15° del secondo tempo Catracchia J. accorcia le distanze, goal che era nell’aria dopo numerosi tentativi del Prato Rinaldo a cui l’Acquedotto risponde con la bravura dell’estremo difensore Molitierno, tra i migliori in campo. A dimostrazione del forcing offensivo del Prato Rinaldo si registrano le conclusioni di Manni e Spiriti e solo l’incrocio dei pali nega a Catracchia il pareggio.
In quella che è una legge di questo sport ad un minuto dalla fine arriva il goal dell’Acquedotto che si porta sul 5-3  beffando il Prato Rinaldo e dimostrando come le sorti di una partita possano essere ribaltate di colpo.
A risultato ormai acquisito è facile per l’Acquedotto neutralizzare gli ultimi assalti del Prato Rinaldo che a pochi istanti dal termine, sbilanciato in avanti, subisce il 6-3.
In conclusione possiamo dire che abbiamo assistito nonostante quello che potrebbe sembrare dal risultato (ma l’apparenza spesso inganna…) ad una partita combattuta che a tratti è stata molto bella, nonostante il nervosismo in campo generato dalla quantità di falli che nella seconda parte hanno spezzettato il gioco. A mio avviso Il Prato Rinaldo pur dando prova di carattere soprattutto nel finale ad inizio ripresa è entrato in campo forte di quanto era avvenuto nel primo tempo, un errore di gioventù forse, ma, che ha fatto sì che pagasse oltremodo il block out dello svantaggio.

La chiave della partita è stata tutta in quei primi 5 minuti del secondo tempo in cui l’Acquedotto ha trovato subito il goal e il Prato Rinaldo ha ceduto all’ansia della rimonta perdendo la calma. Se sul piano del gioco le due squadre si sono dimostrate alla pari disputando un ottimo match, superiore è stato l’atteggiamento mentale della squadra capitolina che ha abbandonato le scelte tattiche del primo tempo dimostrando maturità soprattutto nei momenti più delicati partita.     

Fabio Mancini      

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