PRATO RINALDO – ATIESSE
ANGELO
ROSSI, LA “SARACINESCA” DI PAOLO FORTE, SOGNA UNA DOPPIA VITTORIA CON SARDI E
LODIGIANI
Decima giornata di campionato. In Italia tra le 130 formazioni che
afferiscono alla Divisione Calcio a cinque, tra Serie A, Serie A femminile,
Serie A2 e serie B, solo un poker di formazioni può vantare di essere arrivata
a questo punto del girone senza subire sconfitte. E tra queste quattro
“regine”, spunta il nome del Prato Rinaldo di Paolo Forte e Raffaele Pandalone.
Il Prato che, per chiudere in bellezza il Girone di Andata, deve mantenere lo
“zero” in tabella nel doppio scontro con l’Atiesse e, sette giorni dopo, con la
Lodigiani al To Live. I sardi scendono a Colleferro con soli tre punti
conquistati sul campo ( gli altri tre sono venuti grazie alla rinuncia della
Torgianese ) e decisamente invischiati nelle sabbie mobili della zona
retrocessione. Diversa, ovviamente la situazione dei padroni di casa che,
record a parte, puntano a conquistare imbattuti il titolo di campioni di
Inverno, per continuare a volare alto.
Una imbattibilità legata anche ai guanti della coppia Di Stefano –
Rossi che si è alternata nella difesa della porta lepina. E proprio l’ultima
performance di Angelo Rossi è stata oggetto dei complimenti dei tanti addetti
ai lavori presenti sabato scorso sugli spalti del Palafersini, dove il tecnico
dell’Ardenza Ciampino ha indicato proprio negli estremi difensori delle due
squadre in campo, i protagonisti del match terminato con un risultato di
parità, dopo la straordinaria rimonta del Prato Rinaldo che, a metà del Primo
Tempo era sotto di due reti.
Angelo, che
rispondi ai complimenti di Mister Fabrizio Ranieri, che ti ha considerato “The
man of the match” al termine della sfida con il Futsal Isola?
“Fanno sempre piacere i complimenti specialmente da
una persona qualificata come Mister Ranieri, sono contento di aver dato il mio
contributo alla squadra. Quello che conta di più è che abbiamo fatto tutti una
grande prestazione, la squadra è andata sotto ma ha reagito alla grande,
abbiamo dimostrato carattere su un campo difficilissimo contro una grande
squadra.”
A questo punto
del Campionato, avendo incontrato tutte le pretendenti alla vittoria finale,
come vedi il Prato Rinaldo?
“Di sicuro il Prato Rinaldo avrà un ruolo da
protagonista fino alla fine del campionato, dobbiamo continuare a lavorare come
già stiamo facendo. Dobbiamo pensare solo a noi e ai nostri risultati.”
Quali sono
stati, finora, secondo te, i punti di forza di questa squadra?
“I punti di forza della nostra squadra sono
essenzialmente due: il gruppo coeso che si è venuto a creare, e l'umiltà dei
ragazzi che ne fanno parte. Siamo ragazzi con i piedi per terra, che pensano
solo a lavorare e sudare per dare il meglio di se stessi il Sabato. il gruppo è
formato da grandi giocatori di esperienza come Colaceci, Reali; Pandalone,
Nenè, Guerra; Nica e Di Stefano che sono degli esempi di professionalità per i
più giovani. Loro sono sempre i primi ad arrivare sul campo e gli ultimi ad
andarsene.”
Come stai
vivendo il dualismo con Daniele Di Stefano?
“Con Daniele non parlerei di dualismo ma di sana
rivalità all'interno del campo, che ci spinge a dare il massimo sempre. Fuori
dal campo andiamo "d'accordissimo".
Sportivamente
parlando, cosa vorresti trovare sotto l’albero di Natale?
“Sotto l'albero vorrei trovare altre due vittorie,
partendo da Sabato prossimo con l’ATIESSE, e la qualificazione alla Coppa
Italia. Non potrei desiderare altro.”
Dopo il mercato
di riparazione, pensi che cambieranno le gerarchie del campionato?
Durante il mercato ci saranno molti movimenti che, di
sicuro, potranno cambiare qualcosa sulla carta, ma in campo poi si va sempre
cinque contro cinque e, a volte, i nomi non bastano. Bisogna sempre lavorare duro,
solo quello paga sul campo. Avere un gruppo come il nostro, dove tutti si
sacrificano sempre per il compagno, fa la reale differenza sul campo.
Oltre il Prato
Rinaldo, chi vedi favorita per il passaggio alla serie superiore?
“Le favorite sono sempre le stesse di inizio stagione
credo, a parte la Torgianese,visto le difficoltà che sta incontrando; comunque
credo sempre le solite: Isola, Carlisport e Acquedotto.”
A 28 anni stai
vivendo la tua maturità di atleta. Dove pensi di poter arrivare e che
importanza ha il Futsal nella tua vita?
“Il Futsal per alcuni anni è stato l'attività
principale della mia vita, poi ho capito che avrei rischiato di ritrovarmi a
quarant'anni con un pugno di mosche in mano. Ho preferito rallentare i ritmi
con lo sport e laurearmi. Oggi ho un lavoro che mi occupa a tempo pieno e il
Futsal è un grande passione. Purtroppo ho capito con il tempo che questo sport
sarà sempre dilettantistico e non conoscerà in italia "l'emancipazione
professionistica" che ha conosciuto in altri paesi.”
Marco Giustinelli
Ufficio Stampa
Asd Prato Rinaldo
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