lunedì 9 dicembre 2013

PRIMATO COSTRUITO CON SERENITA’, LAVORO E SACRIFICIO - Intervista a Bomber Colaceci dopo Isola - Prato Rinaldo

ANDREA COLACECI
Professione Bomber


Andrea Colaceci. Professione: Uomo di Sport. Specializzazione: Bomber. Dieci reti in nove gare. L’uomo che, a detta di qualcuno, non sapeva difendere e che invece oggi è efficace in ogni zona del campo. Corre, suda, copre, imposta e, soprattutto, fa gol. E’ il primo italiano nella classifica cannonieri del Girone D. Da solo ha realizzato quasi un terzo del bottino complessivo del Prato Rinaldo. Tra i pivot italiani in circolazione in tutta la Serie B, ricordava Segantini, è quello che sta dando più dispiacere ai portieri avversari.
Sul campo l’ho conosciuto in estate, prima del ritiro precampionato. Era il momento in cui il trio Forte, Pandalone, Segantini stava costruendo il Prato Rinaldo 2013/2014 e si cominciava a capire chi facesse parte del progetto.
Nonostante il nome pesante sulle spalle, ho conosciuto un ragazzo umile, primo ad arrivare al Palaromboli ed ultimo ad uscirne. Un esempio per i più giovani, un appassionato di questo sport che gioca ed insegna a giocare, che sa abbassare la testa quando il Mister lo corregge, ma sa guardare negli occhi l’avversario con la rabbia e la determinazione di chi sa che molto può dare e ricevere da questo sport.
E, nonostante le trentasette primavere che sono pochissime nella vita, ma abbastanza per chi fa sport a questi livelli, ha mantenuto la freschezza di un esordiente, sapientemente mixata con la professionalità di un veterano. E per il Prato Rinaldo la presenza di Andrea è quello che si può definire un autentico “valore aggiunto”.
Quando lo raggiungo per fargli qualche domanda, mentre in poltrona smaltisce le tossine del sabato pomeriggio, guardandosi la sua Roma in tv, la sua disponibilità è quella di sempre, da quando indossava la maglia blucerchiata della Sampdoria.

Andrea, che hai provato quando hai visto la palla entrare in rete per il gol del pareggio contro la tua ex squadra?
“ Quello che provo ogni partita anche se in molti lo ignorano o vorrebbero cancellarlo ..... “

Come vedi il Prato Rinaldo dopo le prime nove giornate, quando ormai ha incontrato tutte le pretendenti, almeno sulla carta, alla vittoria finale?
“Vedo una squadra in forma e in salute. Siamo quasi giunti alla fine del Girone di andata imbattuti,  mantenendo la testa della classifica e quindi penso che non si possa parlare più di sorpresa, ma di una splendida realtà, che sta affermando sempre più che i risultati si raggiungono mettendo insieme uomini, serenità, lavoro e sacrificio.”

Quali ritieni siano i reali punti di forza di questa squadra?
“Le componenti sono tante, ma porrei l’accento su tre punti per me fondamentali: primo la grande serenità che si respira nell’ambiente, data da una organizzazione di prim’ordine, dove tante persone lavorano, magari in modo oscuro, ma sicuramente redditizio, poi l’allenatore. Ci si aspettava un grande tecnico, serio e preparato, e invece abbiamo trovato anche un grande uomo, vero, leale e rispettoso nei confronti di tutti. Infine il giusto mix tra giocatori esperti e navigati che mettono a disposizione la loro esperienza e giovani emergenti, con grande talento, ma anche con la dovuta umiltà di chi sa che deve imparare. Tutto questo, sapientemente gestito, crea le condizioni del nostro attuale – e mi auguro duraturo – primato.”

Sei il calciatore italiano che ha segnato più reti nel Girone. Il futsal, a certi livelli, può fare a meno dei campioni stranieri?
“Il Futsal ha sicuramente subito un’evoluzione sostanziale rispetto agli inizi, quando i “big” provenivano da calcio e adattavano le proprie grandi qualità ad una disciplina molto diversa sia tatticamente che, per certi versi anche tecnicamente, come il calcio a cinque.
L’avvento dei calciatori stranieri, principalmente sudamericani, provenienti da paesi dove il Futsal vanta tradizioni ormai consolidate, ha sicuramente innalzato il livello tecnico e tattico di questo gioco. Ma se ancora oggi noi giocatori italiani di esperienza possiamo dire la nostra, vuol dire che i campioni nascono a tutte le latitudini. Il problema è che in Italia è bassa la qualità dei Settori Giovanili, dove, generalmente, si lavora male e con pochissima professionalità e dove l’ambiente è spesso attraversato da polemiche gratuite e, tutto sommato, inutili e dannose. Guardate che cosa è riuscito a realizzare Paolo Forte a Colleferro. Un vivaio che ha portato in Serie B giocatori come Rossi, Ciafrei, Manni, Sinibaldi, Stefano Forte, Tetti, Navarra, Tantari, solo per fare i nomi di chi ha già esordito in prima squadra.”

Sportivamente parlando, cosa vorresti trovare sotto l’albero di Natale?
Vorrei passare un Natale da primo della classe e con la miglior difesa, dopo quattro mesi di lavoro. E penso quindi che Babbo Natale dovrebbe fare uno sforzo davvero piccolo per accontentarmi.

Dopo il mercato di riparazione, pensi che cambieranno le gerarchie del campionato?
Penso che a dicembre si possano acquistare solo giocatori che, magari danno una mano, ma sicuramente non è possibile comprare alcuni fattori determinanti che si costruiscono col tempo e con il lavoro. E anche dal versante giocatori, il miglior acquisto l’ha fatto proprio il Prato Rinaldo, avendo finalmente a disposizione, dopo che per settimane la burocrazia ne aveva bloccato l’utilizzo, quel campione che è Luis Nica!

Oltre il Prato Rinaldo, chi vedi favorita per il passaggio alla serie superiore?
Intanto dovrei capire chi punta a vincerlo visto che qualche squadra, che ad inizio stagione molti accreditavano come sicura candidata alla vittoria finale, oggi parla di salvezza o di big Match inaspettati !!!!!

Marco Giustinelli
Ufficio Stampa
Asd Prato Rinaldo


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