Raggiante Raffaele Pandalone. Il patron, presente sugli spalti del
Palazzo dello Sport di Orte, nonostante le non perfette condizioni di salute
dovute ad un incidente stradale avvenuto nei giorni scorsi, ha voluto
commentare questa prima uscita fuori dal Palaromboli della squadra che ha
affidato in estate a Mister Forte.
“Non potevo mancare oggi. – dichiara Pandalone – Questi ragazzi
meritano di sentire l’affetto e la stima della Società e, soprattutto voglio
congratularmi di persona per il lavoro svolto e l’impegno mostrato anche in
questa occasione.”
E la squadra è ancora in attesa di alcuni pezzi da novanta ….
“Questa squadra già così è in grado di ricoprire un ruolo da
protagonista in Campionato. Oggi ha dimostrato di saper lottare, di
sacrificarsi, di non tirare mai il piede indietro. E’ lo spirito che piace a me
e che voglio vedere in tutte le partite. I top player che abbiamo acquistato e
che nelle prossime ore saranno a disposizione dell’allenatore, serviranno a
dare un ulteriore spinta alla qualità di questa squadra. Ma, attenzione, il
posto in campo si conquista non con il nome, ma con la grinta, il sacrificio,
lo spirito di gruppo e l’applicazione delle disposizioni del Mister. E, oggi,
di queste cose ne ho viste molte in campo …”
Soddisfatto, quindi, della prestazione della squadra?
“Assolutamente si. Mi sono davvero divertito. E poi, considerando che
vicino a me sedevano anche gli indisponibili Andrea Colaceci e Simone Ciafrei
che considero due elementi importanti nell’economia del gioco di Paolo Forte,
sono almeno cinque le pedine che l’allenatore avrà sulla sua scacchiera quando
saremo a ranghi completi. E, allora – ride il Presidente – non saremo certo noi
quelli che dovranno preoccuparsi. Ad oggi, sulla carta, non vedo nessuna
formazione in grado di metterci alle corde. Anche se, come dico sempre, sarà solo
il campo ad affermare gerarchie e valori.”
Un commento particolare?
“Sapete che non amo soffermarmi sui singoli, ma stasera non posso fare
a meno di fare i complimenti a Luis Nica, Michele Pandalone e Fabrizio Reali
che, a mio parere, sono stati protagonisti di una gara superlativa. Sono stati
un esempio, per i più giovani, di quello che, come si diceva prima, voglio
vedere dalla squadra. Tre gladiatori che hanno trascinato tutti gli altri verso
l’ottima prestazione a cui abbiamo assistito.”
Quella palla di Nica sembrava proprio andare dentro …
“Anche io ho gridato al gol, ma purtroppo non è andata come
desideravamo tutti, peccato. Devo però dire che il pareggio sarebbe stato più
che meritato, visto quello che le squadre hanno dimostrato in campo. Comunque,
complimenti agli avversari, compreso il Foligno che incontreremo in Campionato
nelle prossime settimane e onore ai vincitori.”
Che si aspetta da questa squadra?
“Sicuramente, dicevo nei giorni scorsi, è la squadra più forte che il
Prato Rinaldo abbia mai avuto. E non lo dico solo per l’immediato, ma anche in
prospettiva futura. A differenza di molti dei nostri avversari che usano i
giovani solo per completare la lista, da noi gente come Ciafrei, Stefano forte,
Gioele Manni e Jacopo Tantari fanno parte a tutti gli effetti del gruppo e li
vedremo, come oggi, spesso e volentieri in campo, accumulando minutaggio
significativo. Anche per questo ho affidato la conduzione del progetto ad un
tecnico che, oltre ad essere, secondo me, il più bravo in circolazione, è anche
famoso per aver valorizzato tantissimi giovani provenienti dal vivaio. Questo,
secondo noi, significa progettare. Una squadra pronta per fare risultato
subito, ma anche ricambi giovani in grado di assicuraci qualità e risultati a
medio e lungo termine. Chi diceva che il Prato Rinaldo era morto e sepolto dopo
la sciagurata stagione scorsa, penso proprio – chiosa il patron – che, a breve,
si dovrà ricredere … “
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