Sulla via del ritorno da Orte, dove il Prato Rinaldo, al termine di
una doppia ottima prestazione, si è aggiudicato il secondo posto nel
triangolare “Memorial Massimo Cabiati” con Foligno e Cascina Orte, abbiamo
sottoposto Mister Paolo Forte a qualche domanda sulle gare appena concluse e
sul prossimo futuro della sua squadra..
Mister, soddisfatto della prestazione della squadra?
“Avrei preferito portare a casa il trofeo del primo posto. Come sapete
io non amo accontentarmi. In campo si va solo per vincere. I calcoli li lascio
volentieri agli altri.”
Anche con una squadra con molte assenze come quella di oggi?
“Non sarà ne’ la prima nell’ultima volta che avremo giocatori
indisponibili. E’ importante quindi, che tutti si facciano trovare pronti e,
quando saranno chiamati in campo, diano il massimo.”
Tra qualche giorno arriveranno Guerra, Nenè e Robinson
“Sono giocatori importanti, che conosco molto bene e che ho chiesto
alla Società per alzare il tasso qualitativo della squadra. Ma, ricordo a
tutti, che con Paolo Forte non va in campo il nome o il curriculum sportivo di
un giocatore. Con me gioca chi merita e chi sposa la mia filosofia sportiva.”
Quali sono gli elementi emersi dal “Memorial Massimo Cabiati”?
“Che abbiamo letto male il calendario – scherza il tecnico dei lepini –
Credevamo di essere a Natale e abbiamo fatto una serie di regali incredibili
agli avversari. Tre gol su tre sono scaturiti da errori difensivi. Con maggiore
attenzione forse sarebbe stata un’altra la coppa che ci saremmo riportati a
Colleferro.”
Sempre avaro di complimenti, Mister?
“Non è vero. Io stimo e apprezzo tutti i miei giocatori, anche se
vorrei che qualcuno acquisisse più determinazione e grinta e si sacrificasse di
più per la squadra e i compagni. Ma non voglio aggiungere altro. I ragazzi sono
stati bravi e hanno cercato di applicare quello su cui abbiamo lavorato nei
giorni scorsi. A volte ci sono riusciti, altre meno, ma siamo solo nella fase
di preparazione e avremo tempo per migliorare. Oggi abbiamo fatto bene,
nonostante eravamo con i giocatori contati. E chi è entrato in campo, ha
stretto i denti e ha fatto del suo meglio. Come, ad esempio Michele Pandalone
che ha capito quello che voglio da lui sia in fase offensiva che in fase di non
possesso. E, come tutti possono osservare, sta diventando un giocatore davvero
molto utile alla causa.”
Come vede il Prato Rinaldo in campionato?
“Come ho già dichiarato nei giorni scorsi agli organi di stampa. Vedo
diverse squadre competitive e attrezzate …
ma tutte dietro al mio Prato!”
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